Centro Culturale Belem

buildings

La luce è in rapporto stretto con l'architettura, in uno scambio continuo di valori. La grande piazza pubblica del Museo, raggiungibile con un percorso pedonale, è il fulcro dell'intervento: il museo permanente, gli spazi espositivi per mostre temporanee e le terrazze giardino ospitano la vita culturale della città

Anno

1992

Luogo

Lisbona – Portogallo

Cliente/Collaboratore

Gregotti Architetti Associati

Il Centro Culturale di Belem affronta il problema dell’insediamento di un grande progetto architettonico fra un edificio monumentale e un tessuto urbano preesistente. L’edificio dallo sviluppo longitudinale di 400 metri, si presenta con un andamento prevalentemente orizzontale, quale elemento di relazione fra la zona monumentale di Belem e la torre omonima sulle rive del Tago. Un percorso pedonale assiale su più livelli organizza un sistema di spazi che ripropongono la complessività urbana, pur mantenendo la sequenza di spazi aperti, caratteristica prevalente sul fronte del fiume. Il percorso pedonale principale è caratterizzato dal ritmo della sequenza di spazi differenziati attraversati e dagli scorci laterali sulle strade di servizio che lo intersecano... Il fronte principale a est si conforma dimensionalmente al Convento de Los Jeronimos... In questo edificio si trovano infatti, divisi in tre blocchi, il Consiglio della Cee, le sale riunioni, tutte le strutture di servizio necessarie, il grande auditorium, un teatro lirico da 1500 posti e un centro per esposizioni.
Il percorso pedonale trova nella grande piazza pubblica del Museo il fulcro dell’intervento. Spazi espositivi per mostre temporanee (8000 m2) si trovano al di sotto della piazza mentre le sale del museo permanente sono collocate negli edifici che la perimetrano. Le terrazze giardino, affacciate sul fiume e sulla città, ospitano le esposizioni all’aperto. 
(Joseph Rykwert, “Gregotti Associati”, Rizzoli 1995, pg. 80-86)
 

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