Palazzo Rosso

museum

Durante il progetto di restauro e di adeguamento normativo viene mantenuto l'allestimento "Albini". Nel rispetto di questa scelta, l'illuminazione è un grande progetto di re-lamping: i nuovi apparecchi sostituiscono quelli pre-esistenti, rispettando non solo le nuove esigenze museografiche ma anche la normativa vigente

Anno

2005

Luogo

Genova – Italia

Cliente/Collaboratore

Arch. Pier Luigi Cerri

Il Palazzo, eretto (1671-1677) dai Brignole Sale, ha un corpo centrale e due dipendenze, importanti decorazioni del periodo barocco. Nel 1874 è donato, con le raccolte, al Comune. Nel dopoguerra (1953-61) l’arch. F. Albini ripara ai danni dei bombardamenti del ’42 : consolidato e restaurato il Palazzo diventa Museo di se stesso con un nuovo ordinamento, allestimento, acquisisce funzioni, opere e collezioni. Albini integra la luce diurna delle grandi finestre schermate da tende con un unico sistema: progetta un profilato d’acciaio, perimetrale a sostegno di lampade a braccio, a doppia emissione (parete e soffitto) e delle opere. I lampadari e i candelabri settecenteschi vengono mantenuti per la luce d’ambiente. L’attuale progetto di restauro e di adeguamento normativo mantiene l’allestimento “Albini”, parte integrante della storia del Palazzo: sostituisce le sorgenti ad incandescenza con lampade alogene dicroiche a bassissima tensione per adeguare l’illuminazione alle nuove esigenze museografiche, al controllo dei valori di illuminamento, alla normativa vigente. Le vetrine, progettate da Albini, sono adattate a ospitare le fibre ottiche: sorgente illuminante remota, assenza di radiazioni di infrarossi e ultravioletti all’interno.

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