Expo 1998

buildings

Un'area dismessa di Lisbona viene recuperata e trasformata in occasione dell'Expo del '98. Un'illuminazione di tipo funzionale e un'illuminazione "spettacolare e ludica" si integrano per valorizzare lo spazio architettonico, destinato anche a funzioni di intrattenimento, divertimento, di incontri e scambi umani

Anno

1998

Luogo

Lisbona – Portogallo

Cliente/Collaboratore

Gregotti Architetti Associati

Una grande area dismessa di Lisbona viene recuperata in occasione dell’Esposizione Internazionale del '98 con l’intento di trasformarla e integrarla, in seguito, come zona particolare nella città caratterizzata dalle grandi strutture dedicate al divertimento, all’intrattenimento e al tempo libero. Si richiede, quindi un’illuminazione di tipo funzionale, necessaria per le comuni funzioni urbane e un’illuminazione “spettacolare o ludica” indispensabile per creare un’atmosfera di festa, per contribuire alla lettura e alla valorizzazione dello spazio architettonico, l’orientamento e l’accento sulle opere d’arte presenti.
I viali, i ponti, le strutture costruite sull’acqua, gli spazi verdi e i giardini, gli edifici per esposizione, il teatro, la torre di raffinazione integrata nella porta sud, le vie, le aree di servizio e di sosta e, non ultimo il fiume Tejo e la darsena sono stati i diversi temi che hanno prodotto le soluzioni illuminotecniche. Obiettivo del progetto è stato di conferire, malgrado le varie tipologie delle aree continuità e integrazione tra luce e paesaggio, luce e compiti visivi.
L’illuminazione stradale è stata ottenuta con pali alti, per avere un buon livello di omogeneità con un numero contenuto di installazioni.
L’illuminazione dei percorsi pedonali è data da luce radente con buoni valori di illuminamento, senza la presenza di apparecchi nelle ore diurne, con la visione del cielo libera da ostacoli nelle ore notturne.
Un’illuminazione particolare è stata studiata per i padaglioni, i bar e i ristoranti, gli ombrelloni, le fontane, i corsi d’acqua, gli stendardi in modo da rendere riconoscibili le forme e le funzioni di ogni elemento anche da lontano, di notte.

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